Fa
scalpore che diverse ragazze nell'Ucraina post sovietica, abbiano costituto
un'organizzazione femminista per sensibilizzare l'Europa contro la schiavitù
sessuale. Ma quello che fa veramente scalpore è che abbiano inventato una nuova
frontiera dell'opposizione per far conoscere le loro istanze, perché protestano
andando nude, o precisamente a petto nudo, tra la folla, sfidando il Vaticano,
Putin, la Timoshenko e tutti i perbenisti del mondo. E rischiando
personalmente.
"Topless è libertà, libertà dal controllo patriarcale della società", affermano, "libertà da ogni forma di controllo sociale, dalla famiglia alla politica". Dopo aver sperimentato quanto sia dura la vita per le donne in Ucraina, le hanno provate tutte ma si sono rese conto che non c'era nessuno pronto ad ascoltare le donne. Così hanno deciso di fare qualcosa di radicale per far risaltare quanto in Ucraina siano sottomesse anche nel lavoro. Perché le donne devono guadagnare un quarto degli uomini facendo lo stesso mestiere? Non si danno per vinte e la protesta in topless ha sfidato il regime non solo dell'Ucraina, ma quello di Putin e della Luckashenko. Sono state arrestate in Russia, sequestrate a Minsk nella Bielorussia e bloccate in altri paesi europei, ma senza conseguenze. A Milano e a Roma non è successo nulla, mentre in Vaticano, durante la messa del Papa sono state arrestate. Insomma ci vuole coraggio e un fisico niente male, e in quello perlomeno hanno avuto fortuna. Ve lo immaginate un bigoncio di 90 chili protestare a petto nudo? Pussa via, direbbe la gente. Bisognerebbe prendere spunto da queste battagliere e splendide donne noi uomini e protestare contro le ingiustizie e le puzzonate che vengono fatte. Perché non mettersi nudi ad esempio in piazza San Michele per mettere in risalto lo stato spaventoso della pavimentazione dell'antico foro che i commercianti padroni della città, vogliono ripristinare come sede di mercato? O in piazza dell'Anfiteatro trasformata in sede di lucrosi bar-ristoranti? Io sarò lì pronto, anche se non sono una bella fia!
"Topless è libertà, libertà dal controllo patriarcale della società", affermano, "libertà da ogni forma di controllo sociale, dalla famiglia alla politica". Dopo aver sperimentato quanto sia dura la vita per le donne in Ucraina, le hanno provate tutte ma si sono rese conto che non c'era nessuno pronto ad ascoltare le donne. Così hanno deciso di fare qualcosa di radicale per far risaltare quanto in Ucraina siano sottomesse anche nel lavoro. Perché le donne devono guadagnare un quarto degli uomini facendo lo stesso mestiere? Non si danno per vinte e la protesta in topless ha sfidato il regime non solo dell'Ucraina, ma quello di Putin e della Luckashenko. Sono state arrestate in Russia, sequestrate a Minsk nella Bielorussia e bloccate in altri paesi europei, ma senza conseguenze. A Milano e a Roma non è successo nulla, mentre in Vaticano, durante la messa del Papa sono state arrestate. Insomma ci vuole coraggio e un fisico niente male, e in quello perlomeno hanno avuto fortuna. Ve lo immaginate un bigoncio di 90 chili protestare a petto nudo? Pussa via, direbbe la gente. Bisognerebbe prendere spunto da queste battagliere e splendide donne noi uomini e protestare contro le ingiustizie e le puzzonate che vengono fatte. Perché non mettersi nudi ad esempio in piazza San Michele per mettere in risalto lo stato spaventoso della pavimentazione dell'antico foro che i commercianti padroni della città, vogliono ripristinare come sede di mercato? O in piazza dell'Anfiteatro trasformata in sede di lucrosi bar-ristoranti? Io sarò lì pronto, anche se non sono una bella fia!
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