Installazione al Museo: Arte Contemporanea di "alto" livello


Il Museo Lu.C.C.A. di Arte Contemporanea ospiterà a fine giugno una installazione che farà tremare quelle di livello mondiale, come i "pacchi" di Christo. Ci voleva per dare alla galleria un tocco di internazionalità.  Infatti nel piano rialzato del Palazzo di via della Fratta, che ospita il Center of Contemporary Art, un artista olandase di fama internazionale, Maurice van Parpinoven presenterà una installazione che farà impallidire quelle create nei musei di tutto il mondo o in luoghi sublimi come il Grand Palais di Parigi.
Nelle varie sale sarà ricostruito per filo e per segno un prestigioso ristorante, ricostruzione che ricorda quella del saloon di un famoso artista statunitense che si può ancora ammirare a Punta Dogana di Venezia. Non è che van Parpinoven si debba ritenere seguace dell'artista Usa, no, la sua è un arte originale che non può essere accostata a nessuna produzione artistica al mondo. L'originale dislocazione dei tavoli, autentica arte concreta, ricorda la solida espressività sprezzante del pisciatoio di Dunchamp mentre le sedie, fatte costruire appositamente da un artigiano lucchese, con le sembianze di una biscia che avvolge un corpo, potrebbero essere state costruite, tanto è il fascino che emanano, da Salvador Dalì. Tutte le scodelle e i piatti sono una chicca: uno diverso dall'altro, hanno disegni colorati alla Mirò e quello in cui sarà messa la segatura d'olivo bruciata per ricordare il desco contadino familiare, ha un viso picassiano con un occhio che ti guarda quando tu mangi. I bicchieri, tutti di Murano, formano con le bottiglie, una installazione a parte tanto sono omogenei nel soggetto che si rifà, stilizzato, alla statua della Pupporona nella piazza omonima. La tovaglia e i tovaglioli sembrano creati da Burri. Anche il cibo è una installazione nella installazione. Come i formaggi molli e raffinati francesi che ricordano "Le déjeuner sur l'herbe" di Manet, i maccheroni dell'Italia indolente a forma di vulva, con un buco nel mezzo, che ricordano "L'origine del mondo" di Courbet, il bisteccone di bisonte come enciclopedia della storia americana, insomma van Parpinoven dà senso ai sapori e agli odori. Il menu sarà modellato in base al tipo di evento. I coprofaghi aspettano la retrospettiva di Piero Manzoni con i barattoli di Merda di Artista. Insomma una installazione viva, che sembra vera. Come il nome che più originale non si può, "L'Imbuto", dove si convoglia di tutto, nel bene o nel male.

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