Sex and the "bigotted" city


Foto di Alessandro Giuliani


Fino dai primi del '900 il nudo fotografico ha avuto una sua funzione tutto sommato, artistica. Infatti quelle fotografie erano destinate ai pittori per sostituire i modelli in carne e ossa. Ma erano anche oggetto per chi amava il corpo soprattutto femminile oltre per i voyeur e per i consumatori di erotismo. Ogni foto sta a ricordarci che quella del corpo è sempre rappresentazione dell'anticonformismo, della sperimentazione, dell'omaggio alla bellezza, all'autenticità.
Un eccezionale fotografo di nudi femminili è Alessandro Giuliani, lucchese, di cui vi voglio presentare una breve serie di foto artistiche che riproducono il nudo (per maggiori informazioni sull'artista potete seguire il suo blog http://alexandregiuliani.blogspot.it/). Tutte le foto sono state stampate in camera oscura su carta da incisione precedentemente emulsionata dal fotografo. Ognuna è un pezzo unico e le dimensioni sono cm. 50x60. Sto cercando di organizzargli una mostra a Lucca ma il rifiuto delle istituzioni che potrebbero ospitarla in una sala pubblica, è totale ribadendo la vocazione bigotta della città. Fossero foto di preti, o santi, o papi o di qualsiasi cazzo di totem cattolico, non ci sarebbe stato problema. Noi, pur essendo femministi, (o forse per quello) diciamo sempre viva la topa, o la donna che dir si voglia.



 

 

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