Fornero e Polillo, elementi da "esodare"



Le lacrime che scendevano sul muso grinzoso della Fornero non ci commossero affatto. Era una forma di ipocrisia, quella che si è rivelata in pieno nel prosieguo della deleteria azione del Ministro o della Ministressa che dir si voglia. Vi ricordo, dopo lo smantellamento dei diritti dei lavoratori, la faccenda abbastanza tragica e ridicola allo stesso tempo, degli esodati.
La Fornero diceva 65.000, l'INPS più di 300.000. La Ministressa ha corretto poi in circa 150.000 facendo il mea culpa e riconoscendo lo sbaglio. Ma è ancora lontana dai 300.000 e più che i documenti dell'INPS, unico ente competente, dà per buoni. Per fortuna che dovrebbe essere una tecnica. Tecnica delle false lacrime. E già che è in vena di smentite la Fornero brilla ancora una volta facendo quella dichiarazione, poi ipocritamente ritrattata, che il posto di lavoro non è un diritto, tradendo una scarsissima conoscenza della costituzione italiana. Esattamente ha detto che "l'attitudine delle persone deve cambiare. Il lavoro non è un diritto, deve essere guadagnato anche attraverso il sacrificio". In quanto a sacrifico la sacrificherei volentieri sull'ara come si faceva al tempo dei romani con i poveri agnelli. Se questi sono i ministri che ci dovrebbero governare con equità, come esige la costituzione, cosa ci si può aspettare dai sottosegretari? C'è infatti Gianfranco Polillo che ne combina di tutti i colori. Vorrebbe mettere una tassa sui cani e sui gatti e ultimamente si è distinto per l'uscita anti lavoratori, dicendo che per sistemare l'economia italiana tutti quelli che lavorano dovrebbero rinunciare a una settimana di ferie o, in alternativa, accettare una diminuzione di stipendio. Un sottosegretario all'economia che ragiona in tal modo dovrebbe, se ci fosse la pena di morte, essere fucilato davanti a Montecitorio. Ma che ci si vuole aspettare da uno che, in una trasmissione radio, interrogato su l'ex premier, ebbe l'ardire di affermare che "Berlusconi lo trattano come Al Capone, ma ha salvato la democrazia in Italia: lo vedrei bene al Quirinale"? Povera Italia, come sei ridotta, senza quattrini e con la topa rotta! 

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