I primati di Lucca: sala da gioco e parrocchie



Se ne contano solo dieci sulla circonvallazione, una ogni 300 metri. Si tratta della macchina dell'illusione di diventare ricchi, quella che ha fatto proliferare lotto, enalotto, gratta e vinci e tante altre diavolerie inventate per fregare i gonzi. Si parla di giocatori compulsivi che si rovinano alle slot machine. Io parlerei di sciocchi illusi, uomini o donne deboli che, per carità, vanno compatiti ma non giustificati. E' una malattia?
Ce ne è di più gravi. Insomma nella nostra Lucca le domande per installare queste micidiali macchinette acchiappacitrulli sono state nel 2011 ben 55 e nei primi sei mesi di quest'anno siamo già a 30. Non so se è un primato regionale, in proporzione agli abitanti. Forse no. Invece un primato toscano la nostra città ce l'ha, anche quello un primato delle illusioni: quello delle parrocchie, ben 362, confermando la vocazione bigotta della città. Si dirà, non è vero che è bigotta, ci sono tante parrocchie nella diocesi di Lucca perché ci sono tanti paesi ed è una diocesi ricca. Volete la ragione? Ve la do. Ma la storia ha confermato (nel '48 la DC vinse con più del 60%) che è una città bigotta. E 362 parrocchie ne danno conferma. Nulla toglie che il cattolico lucchese sia anche peccatore (la religione d'altra parte è fatta per trasgredirla, sennò che gusto c'é) ed è per questo che pullulano le sale gioco. Poi magari ci si va a confessare dal prete.

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