E se vi uccidessero il figlio?


Il fatto tragico della barbara uccisione dei due coniugi a Lignano Sabbiadoro da parte di una ragazza ventunenne italo-cubana e del fratello di 24 anni (brava la polizia italiana che in questi  ultimi tempi ha risolto molti casi scabrosi), ha posto di nuovo, unitamente alla questione della sicurezza pubblica, quella della certezza della pena.
Cioè se alla ragazza e a suo fratello, se si riuscirà a farlo estradare da Cuba, sarà possibile far scontare interamente la pena che gli sarà inflitta. Perché recentissimi casi ci insegnano purtroppo che crudeli assassini sono stati messi in libertà non abbonandogli solo qualche anno, magari per buona condotta, ma facendogli fare la galera solo per qualche mese. E' il caso di Matteo Gorelli che insieme ad altri tre amici, massacrò a bastonate due carabinieri in un posto di blocco mentre i quattro si recavano a un rave party a Sorano. La ragione? Il Gorelli era stato trovato positivo all'elitometro. Dei due carabinieri uno è morto dopo un anno di coma e l'altro ha perso un occhio. Ebbene, i due ragazzi di 17 anni e una ragazza di 16 sono stati liberati quasi subito mentre il Gorelli, l'unico maggiorenne della combriccola, dopo circa un anno di carcere, andrà a curarsi a Milano nella comunità del televisivo don Mazzi. Ora, mi domando, come si può agire con questa assurda clemenza con un feroce assassino? E' possibile che non si capisca che un'impunità così impensabile è un'ingiustizia perpetrata da chi dovrebbe far trionfare la giustizia? Una "ragazzata" è sopportabile quando è uno scherzo ma non quando si mette in ballo la vita di un uomo e l'incolumità di un altro. Per cui è comprensibile la delusione e la sfiducia della vedova che non vuole vendetta ma una condanna giusta e di seguito una giusta riabilitazione. Se vi ammazzassero un figlio come reagireste? Direste che è stata una "ragazzata"?

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