Vaibus: un disservizio con i nostri soldi...


E' bene precisare subito che qualsiasi servizio pubblico non è gratis, perché ce lo paghiamo. Proprio noi del ceto medio che è il più tartassato. Dunque il servizio pubblico del Vaibus, in questo momento al centro di discussioni e polemiche, ce lo paghiamo  noi non solo attraverso i biglietti e gli abbonamenti, ma con la tasse che lo Stato e il Comune ci hanno messo.
Pazienza, verrebbe voglia di dire, d'altra parte i servizi vanno pagati. Ed è giusto. Ma quando un servizio diventa disservizio verrebbe voglia di non pagare le tasse e neanche il biglietto. E' quello che accade oggi che, per risparmiare soldi, il Vaibus ha rivoluzionato talmente le linee riducendo drasticamente le corse, procurando ai viaggiatori (per non parlare dei lavoratori che hanno perso il posto) grandi disagi. Navette che non passano, che vengono con ritardi spaventosi, che sono talmente piene che devono lasciare a terra numerosa gente. E' un'indecenza che per risparmiare si trasformi un servizio pubblico da noi pagato in un disservizio non tenendo conto delle reali esigenze del cittadino. Avviene così che si scoraggia il lucchese a servirsi delle circolari incrementando lo spostamento in macchina a detrimento della pace e della salute di tutti gli abitanti. Se continua così ci vorrà un intervento deciso da parte del Comune che, se non agisce, verrà tacciato giustamente di incompetenza.

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