Dario Fo si è cacato in mano


Che la vecchiaia rimbiscarisse è notorio. Ma non è forse il rimbiscarimento che ha fatto scegliere a Dario Fo un versante politico, quanto meno, banale. E' probabilmente stata la dabbenaggine o, se si vuole, lo spirito di banderuola che ha fatto scendere in campo il famoso comico, premio Nobel immeritato, a favore di un altro comico, Grillo, che si meriterebbe il premio Nobel del qualunquismo. In verità contemporaneamente si è schierato un altro artista di cabaret, Celentano, ma non è stata una sorpresa perché quel democristiano senza patria, cerca in tutte le maniere di farsi spazio e propaganda con il solo miraggio del dio quattrino. Non è stata dunque una sorpresa perché di gente che sputa nel piatto dove ha mangiato ce n'è tanta. Infatti se ha preso il Nobel è per la pressione avuta da sinistra, se si è fatto notare è per quella famosa Canzonissima irrituale e sinistrorsa che fu addirittura sospesa dal potere democristiano che dettava legge anche in tv.
E per le tante attenzioni che la sinistra gli ha sempre rivolto per decenni. Oddio, non c'era da stare molto tranquilli con uno che balzellava dai radicali alla sinistra e poi all'Idv e che in gioventù si arruolò come paracadutista nella Repubblica di Salò, si dice per sviare i sospetti verso la sua famiglia che, antifascista dalle radici, partecipò invece alla lotta partigiana. E noi ci crediamo. Come credemmo nel suo impegno con la sinistra oggi abbandonata per confondersi con quel buffone di Grillo. Ricordo da giovanissimo di aver visto al teatro del Giglio un suo spettacolo, a quel tempo niente impegnato politicamente, intitolato mi sembra "Anche gli arcangeli giocano a flipper". Simpatica rappresentazione di teatro leggero a cui seguì, dopo Canzonissima, un impegno politico notevole. Bene, si può dire che la politica fa schifo, che va rifondata la Repubblica, che se non sei ladro non fai carriera e chi più ne ha più ne metta, ma finire con Grillo vuol dire di essere rincoglionito o di essersi cacato in mano. Non ci ha pensato, ma con questa mossa si è giocata la nomina a senatore a vita. O che l'abbia invece fatto apposta perché è convinto che vinca Grillo e così ha la nomina assicurata?

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