Boia de'! Che fine ha fatto la casa del Boia!

Foto tratta da LoSchermo.it
Mentre le Mura sembrano argini di fiume tanto sono invasi da erbacce, si spende fior di quattrini per restaurare la casa del Boia. E mi sta bene perché quella che negli anni '60 era studio malandato di pittori (la Spampanato e Giovanni Lorenzetti ne sanno qualcosa) e abitazione insalubre di un personaggio lucchese come la Troncausci, è stato bene restaurarla. Indipendentemente dal fatto storico, cioè che lì ci abitava il boia di Lucca. Quando ero bambino mi davano ad intendere che in quei pozzi che spuntano sulle Mura, c'erano sempre le teste ridotte a cranio dei condannati alla pena capitale. Dunque mi sta bene tutto. Ma che questo splendido posto non abbia una destinazione utile e venga ridotto a tappa della Francigena con centro multimediale, è troppo. E' possibile che a Lucca non si possa fare niente senza il beneplacito della Chiesa? Che beneficio turistico ne ha? Quello di raccogliere gli squattrinati pellegrini che fanno la "maratona" della via Francigena? Non si poteva utilizzare meglio? Senza scomodare le 150 opere di maestri della pittura italiana che il Comune ha non si sa bene dove, opere donate a suo tempo dall'Associazione di Arte Figurativa nata appositamente, si potrebbe benissimo trasformare l'antico fabbricato in sede di un museo di arte contemporanea usufruendo della cessione in comodato di valide opere pittoriche da parte di collezionisti che a Lucca non mancano e che, mi sono informato, sarebbero ben lieti di "prestare" opere importanti che vedrebbero la luce ammucchiati come sono in caveau delle banche. E poi la sapete l'ultima? La Casermetta di San Salvatore, quella per intenderci che era il canile comunale 50 anni fa, appositamente restaurata, verrebbe trasformata in cacatoio e pisciatoio per i pazzi viandanti della via Francigena e per i fissati del jogging. Roba da matti! Alla livornese mi viene fatto di dire: "Boia dé! Che fine ha fatto la casa del Boia!"

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