Perché non tornare alle candele?


Immancabilmente, innescate dalle fazioni politiche, scoppiano le bombe a proposito dell'illuminazione del centro storico di Lucca in occasione delle feste natalizie. Il Comune, grazie alla spending review del capoccia boy scout Renzi, ha pochi soldi da impiegare per i festeggiamenti luminosi e così l'illuminazione sarà fatta in forma ridotta. Poco male, pensiamo noi, ci sono altre cose più importanti da fare. E poi se non si impiega denaro per strani presepi in piazza San Michele e, peggio, per abbastanza idiote proiezioni di luce sui monumenti, poco importa. Il Natale passa lo stesso con tutte le sue retoriche manifestazioni. E poi, se non ci sono i quattrini, perché non pescare nelle casse dell'Associazione Industriali e in quella della Camera di Commercio? Si dirà, i commercianti aderenti già danno 145 euro ciascuno, ma bisogna considerare che è la categoria che più si avvantaggia dell'illuminazione festaiola, ed è giusto che paghi qualcosa per il beneficio. Insomma, siamo convinti che in una maniera o nell'altra ci sarà la soluzione. E se non ci fosse, un'idea: perché non tornare alle antiche candele? Sarebbe più suggestivo e misterioso. Ci darebbe l'illusione di essere piombati cent'anni addietro, in un mondo completamente diverso da questo d'oggi e in una festa più umana e irriconoscibile.

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