Il Fascismo è nato a Lucca

Vittorio Barsotti
Che Lucca sia stata e sia una città un po' fascista lo si sapeva e lo è stato confermato dal relativo successo di CasaPound, centro di fascismo mussoliniano, il più deteriore, perché basato sul culto della personalità di un uomo politico ridicolo e debole (basta vedere i documenti cinematografici del duce al balcone di Palazzo Venezia oppure in altre infinite apparizioni come quelle a torso nudo, peraltro poco piacevole, in occasione della battaglia del grano, cereale che "lui" faceva coltivare anche nei giardini delle città!). Non solo ridicolo e debole, ma vigliacco capace di tentare la fuga travestito da tedesco. Insomma lasciamo perdere. Dicevo che in occasione delle recenti elezioni, con il Santini che era contento di accettare i voti di CasaPound, non calcolando che sarebbero stati la sua rovina, si è scoperto ancora una volta il sottosuolo fascista della città. Ma c'è una ragione. Infatti si può dire che il fascismo sia nato a Lucca. Ne sono testimoni, come ci ha indicato lo studioso Mandoli, le cronache dei giornali del tempo che riportano i primi scontri di sangue fra socialisti e fascisti addirittura nel 1920. Si deve alla splendida capacità pittorica e illustrativa dell'acquarellista Vittorio Barsotti se si può godere oggi delle immagini di quegli avvenimenti, come è stato testimone di tutta la storia di Lucca con particolare riferimento ad epoche lontane con la sue leggende e i suoi condottieri. Ma torniamo al 14 dicembre 1920. La scena si svolge in piazza San Michele dove alle 17 era previsto un comizio pubblico voluto dal partito socialista per esprimere il disappunto sul rincaro del pane. Doveva esporre il discorso l'onorevole Ventavoli ma l'area predisposta all'arringa, ovvero quella sotto il loggiato, era occupata da una squadra di fascisti lucchesi, coadiuvati da pisani e senesi, con l'intento di osteggiare i socialisti e creare scompiglio. Trecento fascisti che non permettevano, creando confusione, al Ventavoli di parlare. Nel caos generale, un colpo di pistola di origine incerta, colpì il tenente De Florian che teneva in mano il gagliardetto. La conseguenza fu una sparatoria a cui partecipò, con modalità non del tutto chiare, la Guardia Regia presente alla scena. Risultato drammatico: diciannove persone ferite e due cittadini morti. I fascisti, forti della paura che avevano generato nella cittadinanza, imperversarono in città dominando la situazione. Dunque Lucca fu la prima città fascista a datare dal 1920.  Non è un merito, ma un fatto che forse spiegherà perché a Lucca sussistono i fascisti.

Commenti

  1. Salve ..interessante articolo..ma vorrei,se possibile, più informazioni sulla coltivazione del grano nei giardini e degli orti di guerra. GRAZIE.

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