La fiera delle vanità



Erano undici i candidati a sindaco di Lucca che si sono succeduti nel palco del Teatro del Giglio per fare discorsi a bischero. Discorsi a bischero perché erano tutti discorsi uguali, tutti volevano le solite cose (c'era anche chi prevedeva nel programma quello che aveva negato quando amministrava), tutti per spendere bene il denaro che non c'è, tutti per la cultura ( c'era chi non sapeva nemmeno leggere quello che aveva scritto!) mentre ci sono associazioni veramente culturali, come il Circolo del Cinema, il secondo più longevo d'Italia con i suoi 65 anni di attività ininterrotta, che da altrettanti anni chiede una sede che gli è sempre stata negata mentre, per esempio, le casermette, vengono concesse a cani e porci della cultura, si fa per dire. Insomma, una pura fiera delle vanità che, francamente, non so se sia vanità pura perché c'è di mezzo l'interesse dato che un posto anche da consigliere può aprire qualche strada per la scalata al potere che è sempre un potere economico. Non si parli del seggiolone di assessore! Insomma, a parte forse uno, di cui non faccio il nome, che ha cercato di distinguersi, tutti parevano cotti nello stesso brodo, omogeneizzati come le pappette per i bimbi o come questo mondo di merda schiavo di una globalizzazione disumanizzante. E sono quelli che ci dovrebbero amministrare? Che tristezza!

Commenti

  1. L'ho presa piu' dalla lontana, ma il senso piu' o meno e' lo stesso:
    http://panofski.posterous.com/pensieri-sparsi-sul-maelstrom-di-merda-che-ci


    Barney

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