Siamo
abituati a sopportare le bizze dei calciatori di serie A che, strapagati, non
si accontentano di fare i milionari sfoggiando sfacciatamente budelletti di
veline o macchine fuoriserie (magari cercando l'aiuto della polizia quando la
ganza si ribella come è accaduto al viziato Balotelli), ma si impennano sulle
offerte d'ingaggio che, per loro, sono sempre basse. Siamo talmente abituati a
tali comportamenti che abbiamo visto con i nostri occhi con piacere le botte
che l'allenatore della Fiorentina Delio Rossi ha dato al giocatore Adem Ljajic
reo di aver trattato male il suo mister perché l'aveva sostituito. Lo so, anche
gli allenatori guadagnano un sacco di soldi, ma a mio avviso sono gli unici che
pagano con esoneri e disoccupazione. Sono i parafulmini di tutti gli sbagli dei
giocatori super pottini strapagati e se sostituiscono un giocatore, si devono
sentir trattar male. In questo calcio senza più una connotazione veramente
sportiva, ha fatto bene Delio Rossi a reagire così, perché a provocazione
corrisponde una reazione superiore e contraria. E' anche una questione di rispettare i ruoli e le competenze. Ben
vengano allora dieci, cento, mille Delio Rossi.
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