Io non sono candidato e me ne vanto


Nella mia non trascurabile, come lunghezza, vita, non mi era mai capitato di vedere una corsa alla candidatura come consigliere comunale, quale quella che abbiamo tutti sotto gli occhi.
Quasi settecento in una miriadi di liste, sono quelli o quelle che mirano al seggiolone. Perché se una volta chi tentava la scalata al Comune era una persona consapevole e convinta di voler svolgere una funzione utile alla società lucchese, diciamo alla città, oggi, rispondendo all'attrazione che esercita la politica, attrazione non certo di natura civica e morale ma esclusivamente di potere che è sempre economico, colui che elemosina i voti per essere eletto, ha l'ambizione di "apparire", come vuole la legge "video ergo sum", per volgere il tutto a suo tornaconto. Impiegati, avvocati, dottori, benzinai, falegnami, assicuratori, geometri, ragionieri, bottegai, sbarbatelli disoccupati, transfughi da altri schieramenti, musicisti, accattoni morali, acchiappacitrulli, tutti abbastanza giovani per rispettare l'afflato del giovanilismo ricorrente, formano una schiera di presuntuosi che fa pena. Non fai a tempo a fare una passeggiata in centro che subito trovi qualcuno che ti carica di santini tanto che c'è già chi ci vuol fare la collezione. Una splendida collezione degli orrori che dà l'esatta percezione di quanto siamo caduti in basso. Tanto che viene voglia di indossare una maglietta con su scritto: "IO NON SONO CANDIDATO E ME NE VANTO". Potrebbe essere un'idea.

Commenti

  1. L'idea della maglietta non e' male.
    Mi sono spinto, l'altra sera, ad analizzare un par di volantini che mi sono arrivati a casa e devo dire che capisco chi inneggia ai gulag e alle punizioni corporali:
    http://panofski.posterous.com/la-politica-di-lawrence-peter-nellannus-horri



    Barney

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  2. ...è vero, è vero... purtroppo è tutto vero...

    operatore artistico ma(ld)estro.

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