A
Parma ha raccattato tutti i voti della destra che, alla stanchezza per la
conduzione catastrofica del Comune, aggiungeva la lotta al candidato della
sinistra. Che pesce è Grillo? A mio avviso un qualunquista poco raccomandabile
che mi ricorda vagamente il Giannini dell'Uomo Qualunque che, nel dopoguerra,
raccattò con la sua formazione i voti dello scontento per poi sparire quando ci
fu una formazione politica, questa volta di destra, il Msi, che lo sostituì con
un programma bene definito e non con il vuoto
dell'opposizione non costruttiva.
Da lì è nato il "qualunquismo". Grillo ha fatto lo stesso. Ha cavalcato lo scontento, peraltro sacrosanto, dell'opinione pubblica che, delusa dal berlusconismo che si è rivelato nella sua realtà (ma ci voleva tanto a capirlo?), dalle Lega nata fustigatrice del malcostume e scopertasi marcatamente imbrogliona, dalla sinistra che non sa darsi una connotazione come dovrebbe essere, di sinistra, si è trovata disorientata e non sa più che pesci prendere. Grillo si è inserito nei gangli vitali di questo scontento e non ha fatto nessuno sforzo per affermarsi. E' bastato che diffondesse per rete quell'"abbasso tutti" che era ben stampato a quel tempo sotto il titolo del giornale "Uomo qualunque", per conquistarsi una larga fetta di consensi. Più facile di così? Mi meraviglia (ma poi non troppo visto gli uomini che governano il Pd) che lo scontento non sia stato cavalcato dalla sinistra. L'affermazione dei candidati del Sel non hanno detto nulla ai capoccia del Pd? Non gli hanno detto che se si vuole un'affermazione bisogna non andare al centro, ormai feudo degli ex dc e dei reprobi della destra, ma spostarsi a sinistra? I grillini non sarebbero esistiti se la sinistra italiana fosse stata davvero di sinistra. Verrebbe voglia di dire: cazzi loro! se non fossero anche cazzi nostri. Grillo avrà il suo seguito anche alla politiche del prossimo anno, senz'altro, ma poi sarà destinato a sgonfiarsi inesorabilmente quando l'assetto politico si farà più netto. E, non dimentichiamocelo, Grillo prende poco a sinistra. Più che altro orienta le antenne verso la destra, dove ci sono i più scontenti, e ciò deve far pensare seriamente.
Da lì è nato il "qualunquismo". Grillo ha fatto lo stesso. Ha cavalcato lo scontento, peraltro sacrosanto, dell'opinione pubblica che, delusa dal berlusconismo che si è rivelato nella sua realtà (ma ci voleva tanto a capirlo?), dalle Lega nata fustigatrice del malcostume e scopertasi marcatamente imbrogliona, dalla sinistra che non sa darsi una connotazione come dovrebbe essere, di sinistra, si è trovata disorientata e non sa più che pesci prendere. Grillo si è inserito nei gangli vitali di questo scontento e non ha fatto nessuno sforzo per affermarsi. E' bastato che diffondesse per rete quell'"abbasso tutti" che era ben stampato a quel tempo sotto il titolo del giornale "Uomo qualunque", per conquistarsi una larga fetta di consensi. Più facile di così? Mi meraviglia (ma poi non troppo visto gli uomini che governano il Pd) che lo scontento non sia stato cavalcato dalla sinistra. L'affermazione dei candidati del Sel non hanno detto nulla ai capoccia del Pd? Non gli hanno detto che se si vuole un'affermazione bisogna non andare al centro, ormai feudo degli ex dc e dei reprobi della destra, ma spostarsi a sinistra? I grillini non sarebbero esistiti se la sinistra italiana fosse stata davvero di sinistra. Verrebbe voglia di dire: cazzi loro! se non fossero anche cazzi nostri. Grillo avrà il suo seguito anche alla politiche del prossimo anno, senz'altro, ma poi sarà destinato a sgonfiarsi inesorabilmente quando l'assetto politico si farà più netto. E, non dimentichiamocelo, Grillo prende poco a sinistra. Più che altro orienta le antenne verso la destra, dove ci sono i più scontenti, e ciò deve far pensare seriamente.
Commenti
Posta un commento