Per
necessità cronachistiche sono andato a vedere al cinema Astra il film
"American Pie - Ancora insieme". La visione in un certo senso è stata
istruttiva facendomi ragionare ancora una volta sul mondo dei giovanissimi. Partendo
da un'analisi estetica (che parola
grossa sprecata per una tale pellicola) si può dire che il film riflette un
gusto di una banalità e di una stupidità incredibili. E' tutto scontato sulla
falsariga delle commedie Usa ripetitive e idiote dove il sesso imperversa nelle
macchiette mal riuscite, ridicolizzato senza far ridere, non rendendosi conto che il sesso va espresso
e fatto seriamente e bene. Ma non solo, non si è stati capaci di essere
ridicoli fino in fondo impostando un finale che più cretino non si può. Il
solito happy-end in cui tutti trovano o ritrovano l'anima gemella. Persino il
padre vedovo di uno di loro si fa spompinare in un cinema dalla madre di un
altro compagno.
Bene, la profonda analisi "estetica " l'ho fatta. Ora veniamo al sodo. Quello che mi ha più impressionato sono stati i gridolini di gioia e gli applausi a scena aperta delle centinaia di giovani e giovanissimi presenti e che, cosa tragica, si sono divertiti un mondo. Tragica perché mi ha fatto rendere conto dell'immenso divario di mentalità che c'è fra me e loro. D'accordo, ci sono due generazioni, ma i giovani antecedenti a questa magari si emozionavano ai vari "Il tempo delle mele", a "ET", alle commedie di Eddie Murphy, ma non cadevano tanto in basso da far rimpiangere i cinepanettoni. E allora bisogna riconoscere che il mondo è cambiato, che l'umanità è cambiata. Cambiata perché al traino dell'America, la tv principalmente, ci ha abituato a un gusto deleterio, alla menzogna, al falso codificato, perciò al cattivo gusto. Ci voglio ritornare presto su questo argomento. Per ora basti dire che lo sgomento verrà quando questi giovincelli avranno diritto di voto. Cosa mai possono pensare di serio da tradurlo in un pensiero politico? Mah! Allora viene automatico il pensare, riferendosi alla gioventù di una volta, che erano meglio quei giovani analizzati dallo Stecchetti in questi famosi versi: " Povera gioventù dove si perde, nel canale del piscio e delle merde".
Un'immagine del film |
Bene, la profonda analisi "estetica " l'ho fatta. Ora veniamo al sodo. Quello che mi ha più impressionato sono stati i gridolini di gioia e gli applausi a scena aperta delle centinaia di giovani e giovanissimi presenti e che, cosa tragica, si sono divertiti un mondo. Tragica perché mi ha fatto rendere conto dell'immenso divario di mentalità che c'è fra me e loro. D'accordo, ci sono due generazioni, ma i giovani antecedenti a questa magari si emozionavano ai vari "Il tempo delle mele", a "ET", alle commedie di Eddie Murphy, ma non cadevano tanto in basso da far rimpiangere i cinepanettoni. E allora bisogna riconoscere che il mondo è cambiato, che l'umanità è cambiata. Cambiata perché al traino dell'America, la tv principalmente, ci ha abituato a un gusto deleterio, alla menzogna, al falso codificato, perciò al cattivo gusto. Ci voglio ritornare presto su questo argomento. Per ora basti dire che lo sgomento verrà quando questi giovincelli avranno diritto di voto. Cosa mai possono pensare di serio da tradurlo in un pensiero politico? Mah! Allora viene automatico il pensare, riferendosi alla gioventù di una volta, che erano meglio quei giovani analizzati dallo Stecchetti in questi famosi versi: " Povera gioventù dove si perde, nel canale del piscio e delle merde".
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