Che sbaglio Vendola!


A fianco di Rosi Bindi, Nicki Vendola, col pianto alla gola, non solo ha ostentato la sua omosessualità ma ha invocato una legge che gli permetta di sposare il suo compagno, lui cinquantaduenne con il trentacinquenne Eddy.
Ora, nessuno lo vuole condannare per essere gay, ci mancherebbe altro, ma invocare il matrimonio come la salvazione da tutti i peccati, lui che è anche purtroppo cattolico praticante, è uno sbaglio politico che non doveva fare. Il suo è un atto controcorrente quando la corrente, le statistiche lo confermano, è per l'unione libera fra uomo e donna, per rendere insignificante, in un'Italia che vota cattolica ma non è cattolica fervente, il contratto matrimoniale che serve solo per rendere illegale l'adulterio. Caro Vendola, questa volta hai sbagliato alla grande, poi con a fianco la Rosi che è di tutt'altro parere. Conferma che nel PD le anime plurime non confluiscono in un'anima sola. 

Commenti

  1. Capitano, mio capitano. Io al matrimonio ci credo. Non solo in senso spirituale, ma anche dal punto di vista civile. Non credo sia giusto che le coppie di fatto abbiano gli stessi diritti delle coppie sposate...forse anche il Nicky vuole solo un po' di tutela per il proprio compagno?

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  2. Discepolo mio discepolo. Sono felice che tu sia felice di essere felice. Sono sempre dell'opinione che il matrimonio è un contratto e quello che conta invece è amarsi ma non promettere di amarsi per tutta la vita. Questa è una delle bugie della religione. E amarsi non è prerogativa degli sposati ma di si accoppia amandosi. In quanto alla maggiore tutela che dà, si sfiora la balla. Non ci si sposa in previsione di poter stare al capezzale del coniuge malato in ospedale, ma, si spera, per amore. Il quale amore è sempre aleatorio. Vendola nel volersi sposare vuole in sostanza che sia riconosciuta la sua condizione di gay a tutti gli effetti. Ma io speravo anche che, in quanto diverso, non fosse così borghese. Grazie del tuo intervento.

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    1. E' bello condividere questa felicità, allora! In ogni caso, la mia riflessione non vuole entrare in ambito religioso...anche perché esiste il matrimonio canonico, perciò sarebbe stupido sposarsi civilmente (con tutti gli obblighi che comporta) per puri motivi religiosi.
      Io credo veramente che sposarsi rappresenti (oltre alla risposta all'eventuale e individuale piacere/necessità/voglia di stare insieme a una persona, e di legarsi ad essa per sempre) anche la dichiarazione di prendersi delle responsabilità, di fronte alle evenienze della vita. Ci si sposa per amore, e per amore si assumono degli obblighi superiori e molto più incisivi di quelli che hanno due conviventi. E la mia opinione è che credo sia giusto che, a fronte di tali obblighi, vi siano maggiori diritti. E' sempre un piacere scambiare idee con te, grande Rocky! P.s. su Vendola però la penso come te, volevo solo provocarti un po'...

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