L'arte dimenticata di Elena Zareschi


E' una vergogna che noi lucchesi non si sappia celebrare degnamente i concittadini che hanno tenuto alto il nome della nostra città. Potremmo fare decine di nomi ma ora ci vogliamo soffermare su uno solo: Elena Zareschi, grande attrice di teatro e di cinema, scomparsa a Lucca nel 1999 (era nata a Buenos Aires da genitori lucchesi nel 1916 per cui fra pochi anni sarà il centenario) che ha lasciato al Fondo che prende il suo nome, un immenso materiale di scena, costumi, scritti eccetera, testimonianza di una vita votata alla recitazione in particolare teatrale anche se più di venti sono i film a cui ha partecipato.
Era la signora del teatro classico, delle tragedie greche, un'attrice  che ha recitato accanto a nomi come Memo Benassi, Vittorio Gassman, Paola Borboni per dire solo i primi mostri sacri che mi sono venuti in mente, dando corpo anche con la sua splendida voce ai personaggi di Gorkj, Racine, Pirandello, Oscar Wilde e Tennessee Williams. E' stata diretta da grandi registi come Strehler e Visconti, insomma ha segnato la storia del teatro con le sue interpretazioni classiche e moderne. Certamente una delle più grandi attrici soprattutto del teatro italiano che andrebbe ricordata come si merita  nella sua città. Invece i lucchesi, e qui si parla degli enti pubblici, si disinteressano della cultura e il comune ha ammucchiato i preziosi reperti che potrebbero costituire un piccolo museo o parte di un futuro museo dello spettacolo, in nascosti pertugi del teatro del Giglio: chissà se avrà ringraziato la sorella per la donazione. Allora bisogna farsi parte diligente (mi rivolgo principalmente agli attivi nel campo teatrale) per far sì che questo importante materiale non vada nascosto o addirittura disperso, e che il nome della Zareschi risalti giustamente nel panorama culturale cittadino.

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