Lucca capoluogo, la solita presa in giro


La suddivisione dell'Italia in 51 province rischia di creare un casino micidiale. La tecnica del compromesso che giova al clientelismo politico ha vinto ancora una volta con la proposta di non abolire le 86 province come si era detto in principio, ma di accorparle non considerando che tale decisione avrebbe creato scontenti e discrepanze. Non credo allora che la decisione del governo vada in porto facilmente.
Comunque, per parlare di Lucca, le illusioni di mantenerla capoluogo, illusioni nate da un campanilismo comprensibile comunque, erano appunto illusioni e non occorreva avere un cervello geniale per capirlo. La spinta, in queste cose, è data dalla pressione politica e Lucca ha avuto sempre politici inefficienti, pedine di partito e basta. Anche quando poteva, con Marcello Pera presidente del Senato per ben cinque anni, non ha combinato nulla al di fuori dell'istituzione dell' IMT che dà da mangiare a qualche professore e a 150 allievi facendo spendere alle fondazioni lucchesi fior di quattrini, insomma milioni e milioni di euro. Lucca è sempre stata un'isola felice DC e questa condizione non spingeva le istituzioni a migliorare perché si sentivano sempre con le spalle coperte. Quindi il potere politico si è disinteressato di chi non rischiava la scranna. E ora, quando c'era bisogno di lui, non si era più in tempo. Ci troviamo dunque sotto Livorno e con Pisa e Massa Carrara. I pisani certamente sono i più incazzati e non cederanno facilmente, ma sono sicuro che per tutta l'Italia non finirà qui. Specie al sud non si digeriscono certe cose e la mafia ha il potere di mettere tutto sottosopra. Si starà a vedere.

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