Lo
scorso pezzo lo terminammo avanzando l'idea che Dario Fo si fosse
impegnato con i grillini per
conquistarsi una scranno di senatore a vita. Ci eravamo sbagliati per difetto,
perché gli è stato proposto di fare il Presidente della Repubblica. Lui ha
avuto il buon senso di rifiutare, o la furbizia, sapendo che non sarebbe stato
possibile. E così questa nota ci introduce a parlare della stragrande vittoria
di Grillo che ha lasciato tutti di stucco. Ma non del tutto il sottoscritto che
lo aveva dato sul 20% quota che ha superato comunque abbondantemente. Rendendo
l'Italia ingovernabile. Perché se Bersani, che è vincente sul filo di lana,
cioè perdente, proponesse, come ha detto, ai grillini di fare un patto per
approvare quelle leggi che Grillo stesso ha blaterato nelle piazze e che anche
al PD starebbe bene approvare, sicuramente i cinque stelle non ci starebbero.
Non vorrebbero sputtanarsi con i partiti.
Allora torna in ballo quello che avevo
detto di questa formazione di sciamannati o giù di lì, che gli piace affossare
tutto e il contrario di tutto. Risalta la debolezza di questo movimento che ha
le idee confuse e propone roba da populismo bieco, come il dare a tutti gli aventi diritto un minimo
di 1000 euro al mese oppure il referendum per l'Europa. Mi ricordo quando in
una di quelle trasmissioni "contro" che faceva tanti anni fa alla tv,
criticava anche la raccolta differenziata dei rifiuti dicendo che era inutile
separare le bottiglie di vetro perché non servivano a niente, il vetro non si
rigenerava. Secondo lui era fatto tutto dagli enti per dimostrasi efficienti. Cazzata
enorme come si è dimostrato. Ma cazzate più cazzate, è arrivato a dirigere il
più grande partito d'Italia. Certo che lo diciamo con tristezza perché ci
accorgiamo ancora una volta che l'italiano è incorreggibilmente cretino. E lo
diciamo soprattutto dovendo constatare che Berlusconi ha sempre uno zoccolo
duro che si è fatto infinocchiare dalle sue promesse, uno zoccolo duro di 10
milioni di persone che, quello zoccolo, dovrebbero darselo in testa. C'è poco
da sperare allora. Con l'Europa che non gradisce. Siamo alla frutta, no,
neanche, siamo al torsolo! Povera Italia, come sei ridotta! Senza quattrini e
con la topa rotta!
Caro Mario,
RispondiEliminapur riuscendo a capire il tuo punto di vista, io la vedo in maniera diversa.
Finalmente il PD è alle strette. Lo spazio per fare qualcosa di veramente molto buono c'è, visto che si può riproporre a livello nazionale quanto già avviene in Sicilia.
Se il PD vuole veramente fare una legge vera sul conflitto d'interessi o sul parlamento pulito, la può fare e i rappresentanti del M5S le voteranno perché queste cose sono nel loro programma. Se non le votassero andrebbero contro quanto hanno promesso (cioè nessuna alleanza ma voto favorevole sulle cose presenti nel loro programma) e la base nel M5S non glielo perdonerebbe.
Tra l'altro, secondo me, questa è l'unica strada che il PD ha per mantenere quel po' di consenso che ancora ha, delapidato da anni di inciuci e di rincorsa al centro ed alle banche.
Un tuo ex alunno (o prefesci ex adepto?) :)
Io sarei d'accordo con te se i grillini rispondessero come un partito alla chiamata del parlamento. Ma non sembra che sia così. Lo volesse Iddio! (perdonami la citazione degna non di un ateo ma di un fervente cattolico). Invece ieri notte ho sentito proprio l'intervista a Grillo e mi sono cascate le braccia. Sembra un "briao", o sotto l'effetto della droga. Alle domande che gli ponevano non rispondeva che generalizzando tutto confermando la mia opinione che è solo buono a sbraitare e a inveire nelle piazze e a dire male come un comico ormai fuori di scena. I grillini forse, buona parte, sarebbero di altra opinione, ma il leader è lui. Quello che propone Bersani è buono, ma non gli riuscirà realizzarlo. E allora non ci resterebbe che l'inciucio ma quello è improponibile, sarebbe la morte del PD. Quindi alle elezioni un'altra volta. Se stravincerà Grillo, vorrò vedere come riuscirà a governare! La mia sinistra non c'è più. Povera Italia! Ciao adepto. In alto i cuori! Anche se la fiducia nell'uomo scema di giorno in giorno.
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