Che
la Chiesa avesse una forte ingerenza nei fatti politici nostri, è cosa
conosciuta e per questo noi laici abbiamo salutato con piacere la nomina del
Primo Ministro dello Stato del Vaticano nella persona di un cardinale argentino
e non di un italiano che avrebbe potuto interferire in maniera più interessata
nei nostri affari di stato. Ma non ricordavamo, a distanza di qualche anno,
tralasciando il periodo di dominio politico e spirituale della DC, un'ingerenza
nei programmi tv. Invece è avvenuto in questi giorni, in occasione del
conclave.
Accomunando le centinaia di migliaia di fan da curva sud che
acclamavano il papa, agli ignari o disinteressati spettatori della tv pubblica,
la Rai ha soppresso la fiction in due puntate "Altri tempi",
protagonista Vittoria Puccini, una miniserie sulle prostitute delle case chiuse,
per giunta virtuose. A Viale Mazzini hanno dato la giustificazione ipocrita di
"problemi di palinsesto" ma si sa che sono state ragioni di
opportunità, un eufemismo per dire che non era il caso di disturbare la quiete
del credente tutto preso da un avvenimento in diretta, come fosse stato un
immenso grande fratello. La Chiesa non ce l'ha fatta invece con La7 che,
nonostante le reiterate raccomandazioni per farlo slittare, ha mandato in onda
invece, un paio di settimane fa, "I Borgia" destando le ire dei
cattolici.
Penso che sia giusto!
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