Incredibile
ma vero. I commercianti attorno a piazza dell'Anfiteatro minacciano addirittura
di non pagare le tasse perché la sagra del prosciutto di Parma per un
pomeriggio gli ha levato i clienti. Hanno fatto anche le foto dei caffè deserti,
chissà quando scattate. Come se i caffè fossero deserti per due fette di
prosciutto date gratis. E le bibite erano anche quelle gratis? No! E allora,
doveva pur bere quella gente! Dove andava se non in un caffè? Cose da pazzi.
Questa specie di festa per propagandare il prosciutto di Parma, sorta di
avvenimento che probabilmente è servito per un book promozionale in aggiunta ad
altri di svariate città, ha destato le ire dei commercianti della piazza che si
sono sentiti defraudati di merende e merendine.
Una dimostrazione anche questa della
famosa "lucchesità" deleteria, che vuol significare, come si dice
nella nostra città, "piccineria", cioè quella caratteristica delle
mentalità ultraprovinciali, ristrette, meschine, che mirano solo al guadagno
immediato, che non vedono aldilà del proprio naso. Città di barattieri come
disse il sommo poeta, ma anche città di menzogneri che si lamentano perché
invece di guadagnare mille, per cause di forza maggiore, ne guadagnano novecentonovantanove.
Tutte meschinerie che si rivelano in queste occasioni e che sono l'ago della
bilancia di una mentalità "ghiozza" e deleteria. Mi piacerebbe vedere
la denuncia dei redditi di questa gentaglia ma sicuramente saranno conformi
alla media nazionale di euro 17.800 lorde. E hanno il coraggio di lamentarsi?
Ma mi facciano il piacere!!!!
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