Foto tratta da www.lagazzettadilucca.it |
Che
Lucca sia stata sempre arretrata in fatto di cultura è un dato di fatto
inconfutabile. Non ha saputo sfruttare le origini lucchesi di personaggi come
Ungaretti, per dire del più noto, e non ha saputo approfittare del fatto di
avere dato i natali a musicisti di importanza internazionale come, neanche a
dirlo, Puccini e poi Catalani, Boccherini e Geminiani, per ricordare i più
famosi. Si è fatta scippare da Viareggio le commemorazioni del grande Giacomo
accontentandosi di dormire nel suo oblio e ci sono voluti personaggi esterni
per dare sostanza a manifestazioni di livello come i Comics e il Summer
Festival. Associazioni che da 66 anni fanno ininterrotta attività, che sono
stati fondatori di federazioni
nazionali, come il Circolo del Cinema, non hanno una sede e i dirigenti si
devono riunire a casa dell'uno o dell'altro, mentre associazioni di militari
pensionati o di altro genere futile, hanno a disposizione sale e casermette.
Insomma tutto ciò che produce cultura passa, per gli amministratori, in
sottordine. Tanto che, probabilmente, se il Circolo fosse disposto a pagare un
fitto, la sede si darebbero da fare per trovarla. Tutto questo come preambolo
per far notare che le decisioni che verranno prese per l'utilizzo degli stabili
delle Mura sono quantomeno errate e non vanno nel senso della cultura. Si parla
di museo delle Mura, di Museo della via Francigena.
Come se Lucca non si
potesse staccare dal passato. Ci sono, ad esempio, quasi 150 opere pittoriche e
di grafica di importanti autori moderni che, ammassate in qualche sottosuolo,
aspettano da 40 anni di essere sistemate adeguatamente, ma di queste non se ne
parla. Si pensa solo, per la Casa del Boia, alla via Francigena per rispettare
l'afflato pseudo-mistico di qualche personalità lucchese. E nell'ex canile del
baluardo San Salvatore si vuole installare addirittura un diurno! Cose
incredibili! Oltre a spazi per attività commerciali, cioè di guadagno per il
Comune. Ma si sta scherzando? Un pisciatoio e docce per chi zompa sulle Mura?
Non si arriverà all'esagerazione del Colucci che voleva trasformare la Casa del
Boia in un ristorante, ma ci manca poco. C'è tempo per disperare e temere che
la notte della cultura abbia il sopravvento. Non ci resta che aspettare allora che
"la notte porti consiglio".
Commenti
Posta un commento