Negli
anni 2000 parlare di indulgenza plenaria è di per se stesso un anacronismo
bestiale. Si crede sempre a questa fandonie da medioevo? Eppure anche il tanto
declamato Papa Francesco, col suo essere vicino a tutti e in particolare agli
umili, è cascato nella botola dell'indulgenza plenaria a dimostrazione che
tutti i papi sono papi e niente più. Questa volta poi si è raggiunto il colmo
con l'acquisizione di internet e i social network come nuova
"frontiera" della Chiesa. Non solo i giovani partecipanti alla Giornata Mondiale della Gioventù che si
svolgerà a Rio de Janeiro dal 22 al 29 luglio godranno dell'indulgenza
plenaria, cioè la remissione totale della pena per i peccati commessi, ma
l'eccezionale dono sarà esteso ai fedeli "legittimamente impediti" ad
essere a Rio, purché seguano i riti tramite tv, radio o i nuovi mezzi della
comunicazione sociale. Qualsiasi commento credo che sia superfluo. Si sa, la
religione è un'esigenza dell'uomo che non ci sta a sparire dopo la morte, ma il
credere oggi all'indulgenza plenaria, inventata dal papa Celestino V° (neanche
da Gesù) nel 1294, è veramente troppo. L'ignoranza anche dell'uomo
alfabetizzato è enorme. E poi ci si lamenta che tanta gente voti Berlusconi!
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