Quanta confusione coi migranti!


La recente tragedia di Lampedusa ha posto nuovamente e drammaticamente al cospetto del governo e dell'opinione pubblica, la questione del clandestino. Ma ancora una volta le cose non sono chiare. C'è chi sostiene che il peso della situazione non certo piacevole, intendo le migliaia di fuggiaschi dalla propria patria, è, bene o male, sostenuto interamente dall'Italia. C'è invece chi dice che l'Italia è solo una tappa (e allora cosa ci fanno le migliaia nei campi di smistamento di Lampedusa?) da cui partire per altri lidi che offrono più possibilità. C'è chi dice che l'Italia ne assorbe molto meno che la Germania e la Francia per esempio, e le cifre si susseguono e si contraddicono. 73.000 richieste d'asilo in Germania, un po' di meno in Francia e solo 6.000 in Italia. Qualcosa che non va, c'è. Qualcosa di poco chiaro inquina le statistiche. Chi dice che le 73.000 della Germania sono gente in attesa dell'asilo politico ma hanno tutte un lavoro perché lassù non si tollera la clandestinità vagabonda, e c'è chi dice che c'é invece uno strato di popolazione extracomunitaria alla ricerca di un lavoro. E così per la Francia. Insomma le cose non sono per niente chiare. Se senti uno di centrodestra, per non parlare dei leghisti, la situazione è catastrofica mentre se ascolti quello di sinistra, si fa per dire, l'Italia è solo una tappa e ci dobbiamo attivare per accogliere  i fuggiaschi decentemente. Mah! Come ogni cosa della politica italiana, anche la questione dei clandestini è avvolta nella nebbia. E' assodato comunque che dall'Algeria, dalla Tunisia, dalla Libia, dal Niger, dal Sudan, Afganistan, Somalia, Eritrea, paesi sub-sahariani, dall'Egitto, dalla Siria si salpa, dopo essere anche passati attraverso altre nazioni,  per l'Italia, senza parlare della migrazione interna all'Europa. Una cosa è certa. Che è un grande casino e se non ci viene in aiuto la UE si rischia il default sociale.

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