Che
la Chiesa comandi su tutto, questo si sapeva, ma che si intrometta per bloccare
il turismo a Lucca, questo è troppo! Don Claudio Francesconi, economo della
Diocesi che comprende ben 360 chiese (che fossero bigotti i lucchesi si sapeva,
ma a questo punto no), dovendone restaurare diverse e non avendo il coraggio di
chiedere la somma occorrente al Vaticano che è uno degli stati più ricchi del
mondo, vuole far pagare un biglietto di 3 euro a chi si reca a visitare
l'interno del tempio. A parte che, salvo rari casi, le chiese di Lucca
internamente non hanno opere d'arte ragguardevoli che meritino il prezzo del
ticket, l'idea balzana del Francesconi tende a rimpinguare le casse della
Chiesa infastidendo non poco lo sviluppo turistico della città. Ma è possibile
che la Diocesi possa fare il suo porco comodo fregandosi dell'interesse di
Lucca? Se sì, ancora una volta bisogna riconoscere che siamo tutti ostaggi del
Vaticano e non ci si salva. Ma sì, è proprio così! Basti pensare all'IMU che
non paga (ha un bel dire il Francesconi che non lo pagano solo sugli edifici di
culto! Sì, ma il tragico è che sono accatastati così scuole, cliniche, edifici
vari, conventi adibiti ad albergo eccetera eccetera). Insomma Don Claudio si
dia una regolata e ci ripensi su. Rischia di far scoppiare un casino! Tutt'al
più faccia una cernita delle 360 chiese e le peggiori della campagna (ce ne
sono certamente di insignificanti) faccia come fece il buon Giuseppe il Baffone,
ci piazzi delle officine o le venda.
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