Che la TV omogeneizzi le menti si sapeva da lungo
tempo. Che rincretinisca pure, basta vedere i risultati delle elezioni,
esemplari in tal senso. Ma, tutto sommato, si sopportava. Ora però con i "talk
show" si è raggiunto il culmine. Era già tempo che il piccolo schermo ci
donava una sequela di discorsi a bischero provenienti da tutte la parti
politiche, di costume, dello spettacolo, di cultura, una sorta di pseudo
chiacchierate a volte falsamente familiari, a volte aspramente contrapposte, ma
sempre boriose. Ora, nell'approssimarsi delle elezioni, non ci si salva più.
Discorsi a non finire, l'uno che smentisce l'altro e l'altro che smentisce
l'uno. Con il risultato che il falso impera e la verità è una mera illusione.
Non pretendiamo, per carità, di conoscere la verità, ma che questi bellimbusti
che rubano il denaro nostro ci prendano in giro affermando il contrario del
contrario e così via, è troppo. I talk show sono deleteri talmente che a volte
ci viene l'insana voglia di un banale ma salutare spettacolo con le gemelle
Kessler.
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