Che
il Pd fosse un ammasso informe di pseudosinistrorsi con l'unto della Chiesa si
sapeva, ma che in un momento delicato di indagini importanti sulla corruzione
si approvi un emendamento che mina l'indipendenza delle toghe, questo è troppo.
Mentre il paese è affogato nel malaffare, sembra che il problema siano i
magistrati. Proprio in un momento così grave, ecco palesarsi la riforma
disciplinare e quella della responsabilità civile delle toghe. In un frangente tanto
significativo, in cui ci si dovrebbe preoccupare a garantire l'indipendenza dei
magistrati, invece si approva emendamenti che li colpevolizzano per cui
dovranno pagare in prima persona. Cosa gravissima. Tutto questo mentre il Renzi
con la sua brava moglie, se la spassa in Cina. E non si sgomenta, parlando di tempesta in un bicchier d'acqua. Perché,
dice, c'è il Senato che rimedierà a tutto. Allora, ci vien fatto di dirgli:
"Ti accorgi ora la validità della seconda camera senatoriale, quella che,
sbruffoncello, lotti per eliminare?"
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