Foto tratta da "LoSchermo.it" |
Il
consuntivo del primo semestre 2014 registra un netto calo per il turismo a
Lucca, in particolare per le presenze straniere. Meno 8,3 per cento per quanto
riguarda gli arrivi nel settore alberghiero e meno 4,4 per le notti di
permanenza in città. Circa 8ooo persone in meno, 40 al giorno, compensate
relativamente dall'aumento (+ 2%) dei turisti italiani. Eppure pochi giorni fa
Il Sole 24 Ore presentava Lucca fra le capitali delle destinazioni. Certo il
maltempo ha influito negativamente e così le strutture non censite, non in
regola, che, pare, siano tante. Ma quelle c'erano anche lo scorso anno, viene
da pensare, e così è. Dunque a cosa si deve attribuire questo calo
dell'afflusso turistico? Ancora una volta la colpa è della mentalità ristretta
dei lucchesi che comandano e hanno comandato da lungo tempo nella nostra città.
E mi riferisco non solo ai politici ma anche ai potentati economici privati. Lo
sbaglio in primo luogo è stato farsi scippare da Viareggio e Torre del Lago il
nostro Giacomo Puccini. Non aver saputo cioè creare attorno alla figura del
grande musicista quell'atmosfera, quel pathos che necessitano per fare di una
grande personalità un artista lucchese. E questo si può fare organizzando
manifestazioni di alto livello che avrebbero un ritorno turistico notevole. Non
si vuol fare il solito discorso su quello che è diventato Salisburgo sfruttando
Mozart, no. Basterebbe fare solo la decima parte di quello che fa la città
natale del grande musicista austriaco. Ma da quell'orecchio non ci sente
nessuno. Si ha paura a spendere, ad azzardare, a rischiare come fanno tutti gli
amministratori che si rispettino e con un po' di sale in zucca. Lucca dovrebbe
organizzare non solo concerti e lirica, ma tutto ciò che concerne la personalità
del musicista operistico più famoso e applaudito in tutto il mondo e non
limitarsi a far visitare da un drappello di volenterosi la squallida casa
natale del maestro. Non ci lamentiamo allora se i turisti calano. Ma per
cambiare argomento, Lucca non ha saputo sfruttare nemmeno il cinquecentenario
delle Mura che era un'occasione irripetibile. No, tutto è passato liscio come
l'olio e ancora una volta ci siamo fatti prendere in giro da Pisa che è
riuscita a far parlare la tv nazionale delle sue miserrime mura ristrutturate. E
le mostre d'arte di rilievo dove le mettiamo? Tante città, facendosi aiutare
dalle fondazioni, organizzano mostre di spicco che richiamano visitatori da
buona parte d'Italia. Invece a Lucca si organizzò l'esposizione di Pompeo Batoni
spendendo milioni per una mostra non visitata di uno sconosciuto, anche se bravo.
Questo per accennare in poche righe alle principali ragioni del calo turistico
a Lucca. Ma ce ne sono tante altre di cui per ragioni di spazio non voglio
accennare. E tutte hanno un comune denominatore. La mentalità gretta del
lucchese che prima o poi paga. Con la scusa della città vivibile non si può
ridurre Lucca a un grande paese. E poi lamentarsi del calo turistico.
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