Lo scivolone di Papa Francesco



Ci avevano detto di porgere sempre l'altra guancia quando si subiva un affronto ma probabilmente anche Gesù era stato male interpretato. Perché in una recente dichiarazione ufficiale di Papa Francesco, vuoi per la foga di chi vuole sembrare simpatico (Renzi insegna), vuoi per calcolato populismo, si dice, a proposito dei terroristi di Parigi, che insomma quasi quasi vanno capiti. No, il Papa non è, figurati, per l'azione terroristica che sparge sangue, ma siccome Charlie Hébdo ha rotto la scatole anche alla religione cattolica sbeffeggiando varie volte il pontefice, gli è scappato detto quello che realmente pensa. Cioè con quel "se trattano male la mamma gli dovete dare un pugno", in sostanza entra a pieno diritto in coloro che alla violenza rispondono con la violenza. Papa Francesco ci è anche simpatico, ma ricordiamoci che è un gesuita e dei gesuiti ha la doppia faccia e la furbizia. I terroristi avranno brindato di gioia a quella dichiarazione che sarà stata presa per una giustificazione delle loro azioni anche se, in effetti, il Papa le ha condannate. Ma, Berlusconi e Renzi ci insegnano, vale più una spolverata di sedia e 80 euro a chi non ne ha bisogno dimenticandosi dei veri "affamati" con 400 euro mensili, che tanti proclami ufficiali. Quando mai il pontefice dirà che il 62% della popolazione mondiale è analfabeta e che solo la cultura ci può salvare? Mai. Perché l'analfabetismo e la povertà sono pozzi da cui si estrae la linfa vitale dell'Isis e di tutti i terrorismi, quella linfa che tanto serve anche al cristianesimo come a tutte le religioni, in primis, all'islam.

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