Non è utile l'ermafroditismo negli asili

Foto tratta da LaRepubblica.it
Chissà se per scimmiottare qualche nazione nordica, oppure per sentirsi "à la page ", fatto sta che in una scuola materna, non mi ricordo dove, in Italia, tenuta da una parrocchia, i maschietti e le femminucce giocano tutti insieme giorno per giorno allo stesso gioco femminile o maschile che sia, e cioè con le bambole, o con i soldatini, o a fare da mangiare, oppure a giocare al pallone e così via. E poi un giorno adottano tutti il grembiulino azzurro e un giorno quello rosa. Questo, si dice, per non fare pesare la differenza di sesso, insomma per evitare il "machismo".  A me sembra un'autentica bischerata. Si dirà che sono il solito maschilista ma niente di tutto questo. Semplicemente che mi sembra una moda dettata dalla voglia di essere moderni, di non far pesare la diversità che pure c'è.  Ma il maschio è maschio perché la natura gli ha dato più forza, muscolatura più adeguata a certi lavori, la voce più grossa, l'uccello e tante altre belle cose che lo distinguono dalla femmina. E alla femmina ha dato la grazia, a volte la bellezza superiore a quella del maschio, le movenze sensuali, la fica  e tante altre cose belle che la distinguono dal maschio. Allora, perché forzare la natura? Perché coltivare questo ermafroditismo che non giova a nessuno e anzi, può stimolare istinti forzati?

Commenti

  1. Ritengo i bambini esseri più evoluti degli adulti e perfettamente in grado di scegliere a che gioco giocare. OPEN YOUR MIND MARIO!!!

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