E'
un'opinione e va presa così com'è anche se è avallata da una frequentazione di
navette pluriquotidiana. Il sistema di eliminare i "furbetti" dei bus
c'è ed è abbastanza semplice. Basta la buona volontà. Quei furbetti che, a
detta del Comune si aggirano sul 6 per cento dei viaggiatori ma che, per
esperienza, è vicino alla metà di essi, per lo meno al 30 per cento come ha
affermato il sindacato di polizia. Se fosse un numero così esiguo come dice il
Comune, non necessiterebbe rafforzare il servizio di controllo rientrando, il
numero, nella normale inadempienza. Comunque se si vuole, se c'è la volontà
politica come si usa dire ora, la cosa potrebbe essere risolta o per lo meno
ridotta notevolmente. Non si pretende di fare come al nord, e specificatamente
a Brescia in cui ho avuto esperienza, dove all'ingresso del bus esiste in alto
un sensore, un sensore che emette un suono quando gli si pone davanti il
biglietto o l'abbonamento (anche se è nella borsetta). Certo questi metodi sofisticati sono costosi.
Molto meno sarebbe la repressione del reato allargando le funzioni degli
autisti che così, adeguatamente retribuiti, potrebbero avere il compito anche
di controllori. Chiunque entri dovrà presentare il biglietto che verrà
obliterato, oppure l'abbonamento. L'unico sistema è questo. Ora si assiste
all'impotenza degli autisti che devono stare zitti all'ingresso di frotte di
ragazzi e, più spesso, di extracomunitari che, questi ultimi, accettano
tranquillamente la multa sapendo che non la pagheranno mai e poi mai e nessuno
gli può fare nulla. Un po' di pazienza è ammessa per i più diseredati, ma che,
come a livello nazionale, siano sempre i soliti citrulli a pagare per gli
altri, questo no. Anche se si tratta del prezzo di un biglietto della
circolare.
Commenti
Posta un commento