Foto tratta da "La Nazione" |
Non
è bastata la brutta figura del pianoforte anonimo di Puccini che ha fatto
scendere la nostra città ai gradini più bassi della dignità, che un altro
avvenimento si aggiunge al curriculum del "lucchese imbecille". Si
tratta della discesa a Lucca di Matteo Salvini, il fascista-leghista con
ambizioni di capo della destra. Mentre in tutte le città che si possono
chiamare tali, il volgare e ex secessionista Matteo è stato preso a pomodorate
e a uova marce (nella vicina Livorno è stato un divertimento), Lucca l'ha
accolto a braccia aperte tanto che all'Hotel Guinigi si è radunata una folla
notevole per salutarlo con slogan a cui ha risposto con la consueta cafoneria.
Un'altra dimostrazione che questa città di bottegai e di barattieri che mirano
solo al loro misero interesse, è solo un grande paese che non merita niente.
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