La piccola guerra delle immaginine



Le guerre di religione ci sono sempre state e forse sono state le più bestiali. Basta risalire al tempo delle Crociate o addirittura alla conquista dell'America Centrale e del Sud all'epoca delle persecuzioni fatte dagli spagnoli in nome di Cristo, persecuzioni che distrussero intere civiltà come quelle dei Maya e degli Aztechi. Ma non furono solo di religione. Questa spesso fu un pretesto per espansioni e vari interessi. Come oggi. Gli "Allah è grande" che si sentono proferire sono segno di una religione che, come pressoché tutte, essendo nata dall'immaginazione, demanda a una figura del tutto fantasiosa il destino dell'uomo. Ecco allora che dietro ci sono tutti gli interessi soprattutto finanziari che premono. Non contenti di questa cruenta guerriglia dell'ISIS, da noi, si cerca di scatenare inutili e assurdi conflitti che sanno di barzelletta. C'è il preside che annulla una visita di arte sacra per paura di offendere gli alunni musulmani, e quello che ha proibito il presepe e ogni riferimento al Cristo e al Natale per la stessa ragione. Come si può essere così insipienti? Il fatto stesso di difendere una religione contro l'altra è di per se stesso banale, ma arrivare a fare la guerra delle immaginine è troppo. Ma che scuola è!

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