Che botta di civiltà!



Papa Francesco ha detto chiaro e tondo che anche i divorziati possono sposarsi in chiesa. Dal punto di vista ecclesiastico è una conquista ma da quello umano è una sciocchezza.  E' una sciocchezza soprattutto perché si china la testa ancora una volta al potere ecclesiastico come se, quanto dice e impartisce, sia il verbo di Gesù. Ma avete pensato solo una volta che la Chiesa non è Dio, che è un'istituzione di potere sull'uomo non sulla sua anima come vuole farci intendere, un'istituzione creata dall'uomo, man mano ingigantitasi sulle nostre teste? Non sto a dire ancora una volta la distruzione che in nome della Chiesa è stata fatta di civiltà millenarie, della uccisione di milioni di uomini, delle barbarie commesse nel medioevo, ma colgo l'occasione per porre l'accento su quanto accade oggi in seno alla Chiesa dal punto di vista economico e morale. Basta sfogliare i quotidiani per rendersi conto di scandali finanziari che coinvolgono alti prelati per non parlare della pederastia diffusa e non punita. Insomma, se io fossi credente, e ringraziando dio non lo sono, come disse un famoso ateo, non andrei dietro a quello che mi ha detto o impartito la Chiesa, ma agirei come ha agito Gesù, se è esistito, cioè adotterei la sua morale. Che non è quella della Chiesa che oggi, perché fa comodo al suo potere, si permette di concedere questo e quello. E' la volta del matrimonio in chiesa fra divorziati. Che botta di civiltà! D'altra parte Papa Francesco l'ha tentata per portare a sé quelli che credono sempre nel sacramento del matrimonio, ci credono così tanto che non gli basta essere sposati ufficialmente in Comune. Per loro se non c'é il prete a benedire, la cerimonia non conta nulla. Beata ingenuità!

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