ECCO
LA REGISTRAZIONE DELLA CONFESSIONE CHE HA FATTO PRIMA DI RICEVERE LA COMUNIONE
E DI ESSERE OPERATO AL CUORE.
-
Padre confessore mi dia la santa benedizione.
-
Figliolo, dimmi che peccati hai commesso.
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Ho detto molte bugie ai miei sudditi.
-
Non si fanno queste cose, non hai presente i comandamenti di Dio? Beh,
cos'altro?
-
Ho fatto promesse al cittadino che non ho mantenuto.
-
Anche questo, pur peccato veniale, non è una buona cosa per un imperatore. Cos'altro?
-
Ho fatto le corna con le dita dietro la testa di primi ministri.
- Sono
cosacce che non vanno fatte. E poi?
-
Ho detto intrombabile alla Merkel.
-
Quella parolaccia, anche se avevi ragione, te la potevi risparmiare. Ancora?
-
Ho un figlioccio illegale di nome Matteo che è più furbo di me. E' passato da sinistra
a destra in un lampo. Promette e non mantiene peggio di me. Un fiorentino
mangia fagioli lecca piatti e ramaioli.
-
Ti devi vergognare di questo più di tutti gli altri peccati. E poi basta?
- No.
Ho la ganza col cane da lecco.
- Si
fa peccato figliolo a leccare certe cose.
-
Ma è il cane che lecca.
-
Il cane lo fa perché la donna è abituata a farsi leccare, mi spiego?
-
Si spiega bene padre. E poi ho commesso atti impuri.
-
Da solo o con un altro o un'altra.
-
Macché da solo! Con donne.
-
Quante volte?
- Io non l'ho contate ma ......ioni.
- Se ho capito bene quanto i coglioni? Due
sole! Per caso non con minorenni!
-
Sì, Lo confesso, anche con minorenni!
-
Ma figliolo, certe cose non si fanno con bambini al di sotto dei sei anni anche
se sono figli di primi ministri nordafricani. Per curiosità. Dove avvenivano
gli incontri?
-
Alla Villa di Arcore.
-
Non ci sono mai stato ma mi piacerebbe che tu mi invitassi. Magari insieme al tuo
figlioccio Matteo, quel birbone più bugiardo e farfucchione di te.
-
Lo farò volentieri. Ma prima mi dia l'assoluzione.
- Ego te absolvo a peccatis tuis in nomine Patris et Filii et Spiritu sancti,
Amen. Per penitenza versa nell'inginocchiatoio di destra, dentro la cassetta dell'elemosina,
un assegno di qualche centinaio di migliaia di euro e un invito per la Villa di
Arcore. Ci conto eh? Vai in pace figliolo.
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