Nemmeno una bombetta puzzolente

Foto tratta da Luccaindiretta.it
Il G7 "del belin", come dicono a Genova, è terminano senza nemmeno una bomba carta, un fiammifero controvento, una bombetta puzzolente. E pensare che i poveri commercianti ci hanno rimesso fior di quattrini, a detta loro. Bene gli ci sta, se fosse vero, perché un giorno e mezzo di chiusura non è senz'altro la fine del mondo anche per loro abituati male dai tirchi, ma spendaccioni lucchesi. La battaglia vocale e scritta di tutti questi barattieri non ha senso, o per lo meno, è esagerata. Va bene che la notizia non faccia granché colpo sui turisti normali, ma meno che niente marito vecchio. Forse si aspettava in gloria qualche bomba, qualche esplosione, qualcosa insomma che procurasse una cinquantina di morti come minimo. Sennò i lucchesi si danno da fare per niente? Una bombaccia che facesse parlare il mondo. Se non c'erano i morti chi avrebbe conosciuto Charlie Hebdo? Ma ai commercianti è andata male. Nemmeno una bombetta puzzolente, di quelle di una volta che si vendevano a carnevale, fiale di acido solfidrico che, lasciate cadere a terra, appestavano l'area per un bel tratto come se si fosse dato fiato a tanti culi per tante "scuregge" puzzolenti.

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