Foto tratta da IlSole24ore |
E'
molto triste che la sinistra sia finita così male. Anche se il PD non si può
chiamare un partito di sinistra con un Renzi dittatore che l'ha sputtanato con
alleanze di centro-destra, è un partito che discende pur sempre da una
formazione di sinistra che a sua volta
aveva le radici nel PCI e nel PSI. Matteo Renzi ha tentato di americanizzarlo e di conquistare il potere
assoluto arruffianandosi con i moderati di centro e di destra. E tradendo le
primarie istanze della sinistra che vuol dire, unitamente alla giustizia e alla
libertà, uguaglianza di diritti e di doveri, e soprattutto lotta al capitalismo
più bieco, imbroglione e sfacciato che, come l'attuale, ha ribaltato i termini
che ora lo danno per il 70% finanziario e per il 30% industriale e
commerciale. Oggi si sente trattare di
milioni di euro come fossero noccioline (persino ci sono giocatori quotati 200
milioni: perché mai non si applicano a questi insani commerci l'80% di tasse?)
mentre per esempio i pensionati non ricevono da anni e anni la quota di aumento
che gli spetterebbe se il governo rispettasse quanto approvato dalla Cassazione
a seguito del ricorso presentato a suo tempo. Insomma l'ingiustizia, mentre gli
yacht e le Ferrari aumentano le vendite, imperversa. Colpa della caduta libera
della sinistra che purtroppo è inarrestabile. Caduta che ci porterà alla
rovina. Il perché? Semplicemente perché con qualunque forza politica si allei,
il PD sarà sempre perdente. Se andrà con i 5 Stelle rischia di approdare al
populismo; se con Berlusconi e Salvini si smerda infilando, oltre la via del
populismo, anche quella della destra più bieca. Allora non c'è via di uscita.
La colpa è di coloro che, come Renzi, hanno buttato a mare l'unico partito di
sinistra che era in Italia. Perché
risorga, bisognerà aspettare la fame perché l'ingiustizia c'è già. Ci vorrebbe
cioè una specie di rivoluzione, ma chi la farà?
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