Non
è carne né pesce il il film LORO di
Sorrentino che il regista ha voluto dividere inutilmente in due parti. Non è né
una presa di posizione contro Berlusconi creatore di un'era politica che ha
dissolto la sinistra e distrutto l'Italia, (anzi, il principe di Arcore ci esce
in sostanza bene), né un discorso sui sentimenti di tutti come ha voluto farci
intendere il regista nelle sue dichiarazioni inquadrando un impossibile amore
di Veronica verso il suo amato consorte. E allora, che senso ha tutto questo?
Forse la scelta di Berlusconi è stata fatta per richiamare pubblico? Tutto ci
sta. E poi quel senso coreografico di tutte le scene che fanno dell'ambiente una
scenografia circense? Il pallino di Sorrentino è senz'altro Fellini che non
riesce più a levarselo dalla testa ma il divario è ancora notevole. Anche se
bisogna levarsi tanto di cappello per il Sorrentino regista e creatore, per le
immagini, la recitazione degli attori, la ricercata fotografia di tutta
l'opera. Ma noi lo ricordiamo più che per La
grande bellezza, per Youth - la giovinezza.
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