Di Maio, l'uomo che ride (e che ci farà piangere...)

Foto tratta da Huffington Post

Basta vederlo in faccia per sapere che pesce è. Un pesce strano, un ipocrita che ha sempre sul muso il sorriso a tutti denti. Sulla scia del Berlusconi vuole essere simpatico alla gente per cui adopera il sorriso come gesto di simpatia. Mai una volta che stia a bocca chiusa e ci guadagnerebbe. Fascista di tradizione (suo padre era una personalità del Movimento Sociale Italiano e poi di Alleanza Nazionale), per entrare in politica dove si mangia e si gode, ha scelto la via più semplice, quella del populismo dei pentastellati con a capo un Grillo che, fallito come comico, tentava un'altra strada. Tutto così è stato più semplice, lo sfruttare cioè la semplicità dei semplici grillini, un'accozzaglia di gente semplice che vuol dire anche cogliona. Gente che ha abboccato a quello che diceva un giovincello che saltava dalla sinistra alla destra per poi adagiarsi, come voleva la natura, sul trono a due posti di un governo di sole parole e di niente fatti, con una Lega da legare come il suo padrone Salvini. Beh, questo è tutto. Come sono scemi gli americani che votano Trump, ugualmente sono scemi gli italiani che hanno voluto questo governo. Cazzi loro, verrebbe voglia di dire, se non fossero anche cazzi nostri. Perché l'uomo che ride ci farà piangere.

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