Foto di Matthias Wewering da Pixabay |
Non
sapendo come fare a ripristinare il valore delle votazioni, valore che si è
deteriorato notevolmente col tempo, diverse forze politiche, con l'illusione di
guadagnarci come numero di voti, propongono di abbassare l'età di coloro che ne
hanno diritto. Propongono addirittura il voto ai sedicenni. Pazzia completa. Ma
questa gente li conosce i sedicenni di oggi? Basterebbe che i proponenti
leggessero le statistiche che danno il 43% dei quindicenni dediti all'alcol e
alla droga (il 17 delle femmine e il il 26 dei maschi), che controllassero
quello che vedono al cinema i sedicenni e più (stupidaggini cartoon, cretinerie
fantasy e tratte da comics, fantascienza deleteria, eccetera e eccetera), che
seguissero la idiota vita notturna che conducono e tante altre cose che, escluse
poche eccezioni, hanno la base sulla funzione del cellulare e la partecipazione
a stupidi social. Si renderebbero conto che dare il voto ai sedicenni sarebbe
un male tremendo perché renderebbe la società che verrebbe fuori da una
votazione, schiava dei voleri di bambini che non sanno fare altro che stare col
telefonino in mano. Certo, c'è una minima parte di essi che sa anche ragionare
politicamente, ma è una parte insignificante. Se si vuole dare il voto ai sedicenni,
prima formiamoli in scuole in cui l'educazione civica abbia un senso e non solo
quello riempitivo per aumentare le ore di insegnamento ai professori. Insomma
ci vorranno anni e anni e una società civile educata per decenni da una scuola efficiente
anche dal punto di vista politico-sociale, per poter dare la possibilità ai
sedicenni di votare. Non sono tutti Greta Tumberg e le manifestazioni che ci
sono state, sono state organizzate e animate, per lo meno in parte, da
diciottenni con la testa sulle spalle. Allora queste proposte non sono altro
che, come tante altre, tentativi per
accalappiare voti. Che Italia di merda!
Commenti
Posta un commento