Non
sanno dire altro questi allenatori "mangia a uffo" e i cronisti
sportivi che gli danno manforte: ci vuole più cattiveria! va bene che Salvini
docet, ma nella lingua italiana non c'è solo la parola "cattiveria",
esiste anche la più civile "aggressività" che mi sembra sia più
appropriata se si parla di sport. Il vocabolo "cattiveria" dovrebbe
essere abolito pena la non iscrizione all'albo per i giornalisti e con una
sonora multa agli allenatori. In un periodo storico che si avvale
dell'esaltazione della "cattiveria" in tutti i campi (non si parli di
quello politico), in un'epoca di "cattivi" giornalieri che ammazzano
e bruciano esseri umani, figli e mogli, fidanzate e quattordicenni innocenti, è
molto brutto sentire dalla bocca di cronisti, allenatori e anche giocatori,
pronunciare quella parola, cioè "cattiveria" che sta bene solo in
bocca a esseri come Salvini che, per fare la scalata al podio del dittatore,
organizzerebbe anche una nuova shoah. Allora adopriamo "aggressività"
che è più adatto e più civile.
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