Immagine tratta da tv.liberoquotidiano.it |
Verrebbe
voglia di dire: ormai basta. Come malauguratamente ci viene il desiderio di
accendere la televisione, c'è sempre lui, con la falda bianca di capelli che si
ravvia in continuazione tanto da non sapere se lo fa per riordinarseli o per
massaggiare il cervello che anche lui, poverino, ne ha bisogno. Avrete capito
che sto parlando di Vittorio Sgarbi, il perenne invitato che vuol parlare di
tutto tanto che a noi ci è venuto il dubbio che, come non sa di politica, di
costume, di socialità, di educazione, di cinema, di sport, di donne, di sesso,
di gay, non sappia neanche di arte, che
è quello in cui dovrebbe essere più ferrato. Eppure tutti fanno a gara per
contenderselo. Indubbiamente il fare polemico che lui ha coltivato
appositamente per destare interesse, fare polemico che trascende il buoncostume
(anche questo gli vale punti in più) fino ad usare parole becere o ritornanti
(si ricordi capra...capra.) che sarebbe bene le usasse nel Parlamento che non
frequenta mai come tutti gli ipocriti che vi seggono, dicevo che questo suo
fare polemico gli ha giovato per la spettacolarità. Ma ora basta, ci siamo
stufati e se una volta era quasi divertente, ora fa autenticamente andare di
corpo.
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