Sperando in una coda di serpente


Giorni fa sono andato a un ufficio postale per spedire due somme con i moduli di conto corrente. Nella prima filiale, quella di S.Anna, c'era un ammasso di persone che faceva paura. Mi sono ritirato in buon ordine pensando che nel successivo ufficio, vicino a piazza del Carmine, quello con i biglietti numerati, fosse più facile. Ero il numero 135 e stavano servendo l'86.
Anche qui non ho avuto il coraggio di attendere ore e ho pensato che all'indomani mi sarei svegliato di buon ora per essere uno dei primi della fila. Dico questo per farvi riflettere. Non vi pare assurdo che per pagare si debba attendere così tanto? E' qui il vantaggio della privatizzazione? Sì, senz'altro nella pubblica amministrazione ci saranno i lavativi, ma per tale ragione non si può privatizzare sconsideratamente. Va tenuto sempre in conto che il privato vuole guadagnare e pertanto, servizio pubblico o no, risparmia su tutto e soprattutto sul personale. Ecco la ragione delle code interminabili, cosa che non accadeva una volta. Il discorso vale anche per le banche, autentiche organizzazioni di strozzinaggio, per cui vale il discorso, come per tutti i "capitalisti", ieri guadagnavo 100 ora 90 perciò sto rimettendo 10. Fino a che non si cambierà la mentalità della gente, fino a che la gente non scenderà in piazza coi bastoni, tutto rimarrà com'è e gli unici a prenderlo nel culo con o senza vasellina saranno sempre gli stessi, vi lascio immaginare quali. Se la coda non si tramuterà in coda di serpente, sarà sempre così.

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