Mostre d'arte: meno quantità, ma più qualità


Sono uno che vaga per l'Italia a vedere mostre d'arte. Specialmente di arte moderna. Più volte ho polemizzato con le amministrazioni, le fondazioni, gli enti pubblici e privati colpevoli di non impegnarsi, come fanno quelli di quasi tutte le città, a portare a Lucca opere importanti di nomi conosciuti aggregandoli organicamente in una mostra che attirerebbe turisti da gran parte d'Italia, giusto come faccio io che parto dalla mia città per vedere esposizioni che mi interessano. Ma, tornando giusto da Ferrara dove avevo visto Boldini, Previati e De Pisis,  e reduce da Firenze dove a Palazzo Strozzi ho visto la mostra sugli anni '30, mi sono detto: ma non sono un po' troppe queste mostre sparse qua e là?
Ecco che leggo sull'Espresso che in Italia si inaugurano 11.000 esposizioni all'anno, 32 al giorno, una ogni 45 minuti, in 4.000 sedi disseminate in più di 1100 centri urbani ed extraurbani, grazie all'opera di 30.000 curatori. E non lo dice uno qualsiasi, ma la Fondazione di Venezia per Florens 2012. Cioè l'Italia è diventata un dispendioso mostrificio mentre le associazioni culturali se la passano molto male, Pompei crolla, si chiude la Biblioteca Universitaria di Pisa eccetera eccetera. Ora, a regola di bazzica, come si dice, 11.000 esposizioni all'anno non possono essere tutte valide, anzi. E allora? Non si esagera? Considerando che il netto predominio è dell'arte contemporanea (65,1%), della fotografia (10,4%), mentre quelle documentarie, di illustrazione/grafica e di arte moderna sono scese al 3,1% e continuano a diminuire quelle archeologiche e di arte antica, non c'è da stare troppo allegri. L'etichetta di arte contemporanea (che si presta di per se stessa a facili mistificazioni) cela spesso la promozione di "geni" locali, così in mille borghi vengono allestite migliaia di mostriciattole intese a celebrare misconosciuti talenti. Unica fortuna è che nove mostre su dieci sono gratis. Per concludere ci vorrebbe meno quantità e più qualità, e progetti culturali sensati che avviino con convinzione il pubblico alla conoscenza e all'amore per l'arte.

Commenti

  1. Sono del tutto d'accordo, per una volta :-)


    Barney

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    1. Sono contento che tu sia d'accordo. Speriamo che non sia l'unica volta! :-)

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