Foto tratta da LaGazzettadiLucca.it |
Ti
pareva? Il perbenismo e l'assopimento ormai ancestrale di Lucca doveva avere il
sopravvento. E così si ammazza quel po' di vita serale che era nel centro
storico, la cosiddetta movida che ravvivava quello straccio di movimento
notturno che ci rimaneva. I "vecchi" l'hanno avuta vinta e così i
giovani sono costretti (si sa, purtroppo, che sono abituati a vivere di notte)
a emigrare in città vicine, come Viareggio ma non solo, per trascorrere una
notte in allegria. D'accordo, c'era chi esagerava con i decibel, ma si poteva
trovare un accordo e non lasciar morire
la città che non può vivere solo di turisti che vanno a letto prima di
mezzanotte. Che non è vero, perché c'è il turismo giovane che sarebbe ben lieto
di trovare locali in cui recarsi per passare una notte in allegria. Insomma la
patria dell'oscurantismo si è rivelata ancora una volta nel suo profondo
essere. Sì, ci saranno gli interessi dei gestori di locali, ma perché, questi,
non portano forse ricchezza alla città? Non fanno forse parte dei commercianti
che sono sempre stati, pur con i loro difetti, l'anima pulsante di Lucca? C'è
forse tempo per un accordo, un ripensamento, perché la "bella
dormiente" non vada in letargo.
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