Sembra di essere in un paese musulmano. Parola
d'ordine: via il nudo dalle vie e dalla piazze della città dalle cento chiese.
Lucca, tollerante coi saluti fascisti dei fanatici seguaci di un ben conosciuto
capo tifoso, critica il pugno chiuso di un'opera scultorea, che simboleggiava
tutt'altra cosa che il saluto al comunismo, ed ora, con un perfetto connubio Fazzi-Tambellini
che ha le radici nella cultura cattolica ben radicata nella nostra città, ci si
scaglia, trovando la scusa del decoro, contro il nudo. Non quello degli uomini
vecchi che, in abbondanza anche fra i cittadini residenti, vanno in pantaloni
corti non dando un piacevole spettacolo, ma quello delle bellissime ragazzine o
ragazze che pullulano in città indossando variopinti hot pants o scollature
audaci quanto deliziose. Sì, ci sarà anche fra gli uomini chi esagera,
mettendosi in piazza a prendere il sole nelle soste, ma è questione di minuti,
come del resto avviene in tutte le città straboccanti di turisti, si guardi la
vicina Firenze. Ma Fazzi e Tambellini sono mai andati a girare per le strade e le
piazze di Roma, per esempio? Sono convinto che ai suddetti non disturba tanto
la vista di canottiere e torsi nudi, ma, date le radici cattoliche, disturba
principalmente il nudo femminile che è sempre, per loro, il simbolo del
peccato. Se non ci fosse stato altro, ci mancava questo per farci arretrare come
i gamberi portandoci ancora una volta, come si dice a Lucca, "indietro più
della coda del maiale". Questa "larga intesa" fra destra e
sinistra su tale non-problema, imitando quella nazionale, è un grave sintomo di
falso moralismo. In tempo di dopoguerra alle porte delle Mura c'erano cartelli
con su scritto "Off limit to all allied troops". Oggi ci verrà
scritto "Off limit alle donne senza burka. Che per lo meno siano decentemente
vestite come le monache".
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